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07.17

Come una pubblicità ha gettato nel panico un paese emiliano

Ok, il titolo è forse esagerato ma l’esagerazione non è l’essenza stessa del periodo storico che stiamo vivendo? E mi riferisco soprattutto a ciò che accade sul web dove tutto viene ingantito, moltiplicato ed esasperato per poi svanire nel nulla (o essere pesantemente ridimensionato) una volta che si affronta una comunicazione vera e propria, che sia reale o virtuale.

Da cosa nasce questo post quindi? Ieri il tranquillo paese emiliano dove vivo è stato invaso da misteriosi post-it appesi ai citofoni. Io stessa me ne sono accorta uscendo di casa e notando due post-it, uno giallo e uno rosa, appesi al campanello: le porte dei vicini sono leggermente distanti dalle mie quindi non ho potuto immediatamente fare un confronto. I post-it erano questi:

Pubblicità Ricci Casa

Dopo un iniziale smarrimento, dovuto anche al fatto che uno dei nomi del post-it mi è effettivamente familiare, ci metto poco a capire che si tratta di una pubblicità: non perché possieda chissà quali doti intellettive ma perché, nonostante la forma sia quella di un messaggio informale per amici e parenti, la sostanza è quella di una pubblicità a cui siamo (dovremmo essere?) abituati. Proseguendo per le vie del paese, i miei sospetti sono stati confermati vedendo che la maggior parte dei citofoni si erano colorati di giallo e rosa.

Finita qui, direte voi. E invece no: in un mondo in cui tutti si guardano con sospetto e sono pronti a sputare veleno su qualsiasi entità diversa e potenzialmente pericolosa, il bello doveva ancora venire. Conoscerete senza dubbio anche voi i fantastici gruppi Facebook “Sei di [nome paese] anche tu se….”. Gruppi oramai divenuti ricettacolo di accuse, lamentele, critiche, spazi virtuali dove la notizia di una rapina crea più conversazione di un'iniziativa meritevole, gruppi dove le lamentele per la musica alta di un locale sollevano polveroni più di qualsiasi altro evento o lieta circostanza che può avere luogo nel paese stesso. Bene, proprio qui cittadini guardinghi hanno pubblicato la fotografia dei post-it chiedendosi se fossero segnali per i ladri. Vi riporto alcuni commenti che ho letto:

"Ci siamo trovati fuori casa questi post it attaccati alla cassetta della posta. Qualcuno ne sa qualcosa?  Ormai per ogni inezia siamo sul chi va là"

"Io li ho stracciati e trovo che la demenza pubblicitaria ormai non ha più confini. Se dovrò comprare un divano sicuramente andrò ovunque ma non da Ricci Casa (sempre che realmente fosse una sua pubblicità...)"

"Ho appena verificato on line, effettivamente è una squallida trovata pubblicitaria di Ricci Casa... che tristezza"

"Al momento ho pensato: biglietti X furto ... staccato subito .."

"Pensavo di informarmi stamattina xche' in effetti c'è pieno di ladroni che ne inventano di tutti i colori ..."

Dunque queste le reazioni. Ho fatto anche io una breve ricerca, come i miei compaesani, ed effettivamente non solo ho scoperto che si tratta di una reale campagna pubblicitaria di Ricci Casa (negozio di arredamenti con vari punti vendita in Emilia Romagna e Lombardia) ma che è stata riproposta nel corso degli anni. Tracce social su Twitter e Instagram risalgono addirittura al 2014.

@MammaImperfetta anche sotto casa #riccicasa semplice ma decisamente efficace!Sarà da #daunideadistefanoaccorsi ? 🙂 pic.twitter.com/94WQXiJoNX

— ✈️Fabulous🗽 (@Fab1Angel) 11 aprile 2015

Non voglio in questa sede discutere della bontà della campagna di colleghi della comunicazione (soprattutto perché è dal 2014 che va avanti, quindi denunce non ne avranno ricevute!): mi chiedo però il motivo per cui un post-it cartaceo pubblicitario debba essere visto con sospetto mentre migliaia di utenti condividono, senza pensarci troppo, notizie digitali bollate come “bufale”. Qual è il discrimine per far nascere un sospetto?

***Aggiornamento 2022: negli ultimi giorni di luglio 2022, nel mio paesino è tornata la campagna post-it. Ho già notato persone guardare con sospetto i bigliettini, ma per ora niente più allarmi social! 🙂

Anche dalle tue parti è arrivata questa pubblicità? Se vuoi farmi sapere cosa ne pensi scrivimi via mail a info@gretacavallari.it o tramite social Facebook o Instagram.

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Greta Cavallari

Sono Greta e mi occupo di Strategie di Comunicazione e Web Marketing per aziende, negozi, attività, enti, associazioni e liberi professionisti.

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